Immagine di copertina della pagina

Agosto pescaio

I primi sette giorni sono variabili e anche piovosi. I giorni del santi Lorenzo (10), Rocco (16), Bartolomeo (24) e quello dell'Assunta (15) sono invece molto belli. I temporali sono rari, le nebbie sono appena più frequenti che in luglio, ma recano minor pericolo. Il 31 di regola è il giorno più piovoso dell'anno.

CONSIGLI: non tagliare il fieno dal 9 al 21, innesta ad occhio le piante, se dura il secco irriga e se non puoi zappetta intorno alle piante in produzione.

MASSIMA DEL MESE: “E' meglio un uovo oggi che una gallina domani"

PROVERBI DEL MESE: Al primo d'agosto le anitre si mettono arrosto – Chi s'ammala ad agosto, s'ammala a suo costo – Per la Madonna d'agosto si rinfresca il bosco – Acqua d'agosto: olio, miele, mosto – Agosto empie la cucina, settembre la cantina.

Fiore del mese

Come vedremo, il protagonista indiscusso del mese di agosto è il grano. Ma negli ultimi anni c'è "qualcuno" che con il suo colore e il suo profumo intenso, ormai la fa da padrone tra luglio e agosto: la lavanda (Lavandula officinalis). L'utilizzo di questa pianta officinale ha radici lontane, anche se il suo nome "ufficiale" deriva dal latino (lavandus, lavanda, lavandum, cioè "che deve essere lavato") per indicarne l'uso; veniva infatti impiegata per detergere il corpo, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie ed emollienti derivanti dall'utilizzo in forma di olio essenziale. Tra le qualità dei suoi piccoli fiori violetti troviamo anche la proprietà lievemente sedativa e proprietà antispastiche esercitate principalmente sulla muscolatura del tubo digerente e sull'albero bronchiale. Questa magia viene fatta da sostanze quali il linalolo e la canfora, componenti principali dell'olio essenziale, insieme a tannini e acido caffeico. Insomma, è un ottimo rimedio per un sacco di cose. La maggior parte dei prodotti (e dell'uso che se ne faceva nell'antichità) è però legato all'azione antimicrobica; in erboristeria e in cosmetica l'olio essenziale di lavanda è impiegato - ad uso esterno - per alleviare e migliore affezioni cutanee come acne, rosacea o eczema, e per ridurre l'irritazione e l'arrossamento.

Non a caso è una delle Erbe di San Giovanni (24 giugno).

Rimedi naturali

E' tempo di mare e mentre ci si gode il relax nelle acque turchesi di qualche bella spiaggia dorata, può capitare di essere "abbracciati" da qualche animaletto gelatinoso e urticante.. quindi questo mese scopriamo come poter rimediare alle "punture" di medusa. Premesso che in caso di ustione estesa o a parti delicate del corpo (come occhi o mucose) è bene rivolgersi ad un medico, nel caso invece di piccole punture è bene rimuovere i residui di tentacoli (non a mani nude) senza sciacquare con acqua dolce la ferita (perchè favorisce la fuoriuscita di liquido urticante dagli organi appositi). L'ideale è una pomata a base di cloruro d'alluminio, in caso non fosse disponibile usate un impacco a base di aceto bianco, molto più efficace della classica ammoniaca. Anche un impacco di acqua e bicarbonato è molto utile, ma solo dopo che gonfiore e dolore si saranno attenuati. Evitare poi l'esposizione al sole della parte ustionata, potrebbe rimanere una cicatrice scura sulla pelle.

Ruota dell'Anno Celtico

La Ruota dell’Anno Celtico è un’antichissima forma di calendario, di origine pagana e in uso tra le popolazioni celtiche, così chiamata perché segna il ciclo delle stagioni durante l’anno e scandisce ritmi, energie, ricorrenze e rituali tramandati di generazione in generazione dai tempi più antichi. Gli 8 Sabbat dell’anno – 4 legati a solstizi ed equinozi, più 4 intermedi tra solstizio ed equinozio – erano i cosiddetti “momenti di passaggio” e per questo considerati sacri e celebrati. La Ruota, nell’arco dell’anno, ripercorre non solo le stagioni ma anche il viaggio della vita e il ciclo del chicco di grano: nascita – crescita – invecchiamento – morte (per poi rinascere nuovamente). Questi giorni speciali permettevano all’uomo di entrare in contatto con le forze cosmiche, particolarmente potenti in queste ricorrenze, per creare un vero e proprio scambio tra uomo e universo.

Il mese di agosto si apre con una festa speciale: Lugh (1 Agosto). Settimo degli 8 appuntamenti dell'anno, chiamata anche Festa del Grano o del Pane, perché segnava il periodo della mietitura ed era considerata la prima delle tre Feste del Raccolto. Non a caso il grano è la pianta sacra al dio Lughnasadh. Astronomicamente è identificata dalla levata eliaca di Sirio, la stella più luminosa della volta celeste notturna.

Giorni speciali

La notte del 12 agosto è una delle notti magiche dell'anno, perchè dal cielo scendono le lacrime di San Lorenzo.

Oggi aspettiamo con ansia il 10 agosto (San Lorenzo) per vedere le “stella cadente” ed esprimere un desiderio, ma forse non tutti sanno che le prime osservazioni delle Perseidi (o Lacrime di San Lorenzo) furono fatte da astronomi cinesi nel lontano 36 d.C. anche se fu l'italiano Giovanni Virginio Schiaparelli a collegare questo fenomeno con il passaggio delle comete dopo il perielio della Swift-Tuttle del 1862. Eh sì, le stelle cadenti altro non sono che polveri e ghiaccio, lasciate dietro di sé dal nucleo di una cometa (in questo caso la Swift-Tuttle appunto) durante il suo viaggio intorno al Sole. L’ultima volta che la cometa è transitata vicino al Sole è stato nel 1992 e non accadrà più fino al 2126. La cometa ha un diametro di quasi 10 km (più o meno come l’oggetto che colpì la Terra 65 milioni di anni fa provocando l'estinzione dei dinosauri) ma state tranquilli, non è pericolosa per il nostro pianeta. Proprio per le sue dimensioni la cometa produce un gran numero di meteoroidi, cioè frammenti di roccia che bruciano per attrito con l'atmosfera: i più grossi lasciano dietro di loro spettacolari scie luminose - le stelle cadenti.

Ma cosa c'entra questo fenomeno con San Lorenzo? La data in cui fu osservato il fenomeno per la prima volta (nel 36 d. C.) coincide con il giorno in cui, due secoli più tardi, avvenne il martirio di San Lorenzo, durante una persecuzione ordinata dall'imperatore romano Valeriano. Il 10 agosto del 258 d.C. infatti Lorenzo venne arso vivo su una graticola e per questo, secondo la leggenda, le "stelle che cadono" in quella notte rappresentano le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio (o, secondo un’altra versione, i carboni ardenti della graticola stessa). Da qui è nata anche la credenza popolare secondo cui chi ricorda il dolore del santo guardando le sue “lacrime”, vedrà realizzato un desiderio.

Quello delle Perseidi è il più abbondante sciame meteorico dell'anno: durante questa "pioggia" meteorica, che dura diverse settimane, frammenti larghi qualche centimetro attraversano l'atmosfera a velocità che possono superare i 50 km al secondo, e la luminosità delle loro scie eguaglia quella di Venere. Come ormai da qualche anno a questa parte, il picco di meteore cade nelle notti tra l'11 e il 13 agosto e non più nella notte di San Lorenzo, perché rispetto a qualche secolo fa la Terra entra nella coda di detriti della cometa qualche giorno più tardi. Il momento migliore per la caccia alle Perseidi è nelle ore che precedono l'alba, quando il radiante (cioè il punto da cui sembrano provenire le meteore) è più alto nel cielo. Buona caccia!

Ricorrenze

Agosto è denso di appuntamento: San Lorenzo (10), Assunzione della Beata Vergine (che per noi è più noto come Ferragosto, 15) e San Rocco (16) sono i più importanti. Di San Lorenzo abbiamo già parlato, ci dedichiamo quindi brevemente alle altre due ricorrenze.

Iniziamo col dire che il nome Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti, ed indicava una festività romana istituita dall'imperatore Augusto nel 18 d.C. per sostituire alcune feste pagane di questo periodo (es. i Vinalia rustica o i Consualia) che celebravano la raccolta del grano, la vendemmia e in generale la fine dei lavori agricoli. Non è un caso che nel mese di agosto si svolgano la paggior parte dei pali, il più famoso quello di Siena (detto Palio dell'Assunta), perchè questa tradizione deriva proprio da queste feste pagane: al termine del lavoro agricolo si agghindavano gli animali da lavoro ormai a riposo e si facevano cortei e sfilate, che in alcune regioni si sono poi "evolute" in corse con animali. Nei secoli è nata anche l'usanza nei braccianti agricoli di fare gli auguri di "buona festa" ai proprietari terrieri che offrivano per l'occasione una mancia o un banchetto esonerando tutti i dipendenti dalle fatiche. Solo dopo questa festa diventò una ricorrenza cristiana, con la coincidenza della festa dell'Assunzione di Maria, e solo il secolo scorso festa ufficiale segnata in rosso sul calendario.

Diversa è la storia di San Rocco, molto più simile a quella di San Lorenzo. Per noi dell'Oltrepò Pavese questo santo ha un valore aggiunto, quasi un santo "di casa", perchè leggenda narra che di ritorno dal suo pellegrinaggio a Roma venne colpito dalla peste proprio in queste zone e si rifugiò in una grotta a Brallo di Pregola. Fu salvato miracolosamente da un cane che, ogni giorno, gli portava un tozzo di pane; finchè un giorno un angelo lo guarì. Rocco riprese quindi il suo cammino verso casa, la Francia, ma fu imprigionato (per errore) nelle segrete del castello di Voghera. Quando la Chiesa venne a sapere della sua prigionia inviò un sacerdote per chiederne la liberazione, ma quando arrivò il povero Rocco era già morto. Seguirono alcuni prodigi anche dopo la sua morte, ma le innumerevoli guarigioni di cui fu autore gli valsero il titolo di Santo. Viene raffigurato con i simboli del pellegrino (conchiglia, mantello e bastone) e un cane; è patrono di molte città, tra cui la sua (Motpellier) ed è protettore dei prigionieri, degli emarginati e degli invalidi, ma principalmente viene invocato a protezione dalla peste e dalle epidemie in genere.

Grazie a Elilu Agricultura Familiare che con il suo Almanacco Rurale (di cui non possiamo più fare a meno da anni) ci regala sempre tanta saggezza popolare, tradizioni e cultura rurale; un concentrato di saperi antichi che oggi sembrano appartenere ad un mondo lontano, ma che sono parte di noi e del nostro vivere e per questo vanno custoditi con cura e tramandati con ogni mezzo.

Autore: Giorgia Ricotti

Foto e testo © Wild Trek – Avventure in cammino