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Ottobre mostaio

I primi due giorni sono piuttosto belli; ma presto il tempo volge al cattivo ed è capace di continuare sino a fine mese. Vengono le grandi piogge e i venti turbolenti, crescono le nebbie, soprattutto dopo l'8 e rischiano di guastarsi le uve ancora non vendemmiate.

CONSIGLI: gli alberi tagliati nella luna nuova in ottobre danno un legno che annerisce ma non brucia e perciò è adatto per fare caminetti e pale da fornaio.

MASSIMA DEL MESE: “S'un cieco guida l'altro cieco, ambedue cascano nella fossa".

PROVERBI DEL MESE: ottobre è bello ma tieni pronto l'ombrello – Ottobre piovoso, campo prosperoso – In ottobre compra grano e copriti – D'ottobre pesce non si piglia che non sia triglia.

Fiore del mese

Tra la fine di setttembre e l'inizio di ottobre una piccola pianta "ruspante" da il meglio di sè. Per questa caratteristica l'Aster puniceus è ormai una pianta che troviamo sempre più spesso nei giardini in cui si vuole dare un tocco naturale e un po' di colore anche in autunno. Adoro i suoi fiori! Con quel colore intenso tra il blu e il violettoI dei petali in contrasto con il "bottone" giallo acceso del centro, non solo sono un piacere per gli occhi ma sono anche molto utili per le farfalle (tanto da essere nell'elenco di piante da utilizzare nei giardini dedicati ai lepidotteri proprio per la sua fioritura tardiva). In alcuni Paesi è molto amata anche dagli apicoltori, sempre per lo stesso motivo: fiorendo in pieno autunno fornisce ad api e farfalle l'ultimo nutrimento prima del letargo invernale. Una credenza popolare vuole che chi si trova sotto il cielo stellato in un prato coperto da Aster, può sentire un sussurro; sono i fiori che parlano con le loro sorelle stelle, perchè secondo la leggenda Astra era nata proprio dalla polvere di stelle caduta sulla terra.

Rimedi naturali

Con l'arrivo dell'autunno si sà, cambia il metabolismo e si fatica a digerire. Un po' di acidità di stomaco a volte può lasciare anche altri fastidiosi regali come l'alitosi. Se è legata a problemi transitori legati all'alimentazione è un problema transitorio, ma se invece è legato a batteri che prendono di mira bocca e cavo orale può diventare, oltre che un problema di salute, anche un problema sociale. Ecco come preparare un colluttorio naturale:

- prendere 10 g di anice stellato 
- mettere in infusione per 10 minuti in 2 dl d'acqua bollente
- lasciar raffreddare e utilizzare
Effettuare gli sciacqui 2 volte al giorno e conservare il colluttorio in frigo.

Ruota dell'Anno Celtico

La Ruota dell’Anno Celtico è un’antichissima forma di calendario, di origine pagana e in uso tra le popolazioni celtiche, così chiamata perché segna il ciclo delle stagioni durante l’anno e scandisce ritmi, energie, ricorrenze e rituali tramandati di generazione in generazione dai tempi più antichi. Gli 8 Sabbat dell’anno – 4 legati a solstizi ed equinozi, più 4 intermedi tra solstizio ed equinozio – erano i cosiddetti “momenti di passaggio” e per questo considerati sacri e celebrati. La Ruota, nell’arco dell’anno, ripercorre non solo le stagioni ma anche il viaggio della vita e il ciclo del chicco di grano: nascita – crescita – invecchiamento – morte (per poi rinascere nuovamente). Questi giorni speciali permettevano all’uomo di entrare in contatto con le forze cosmiche, particolarmente potenti in queste ricorrenze, per creare un vero e proprio scambio tra uomo e universo.

Il mese di ottobre è un mese speciale. Il calendario celtico inizia un nuovo giro di Ruota, il 31 ottobre è il Capodanno Rurale, o festa celtica di Samhain nonchè ultima delle tre feste del raccolto; segna la fine di un ciclo e l’inizio di quello successivo, la fine del mondo (anno vecchio) e l’inizio di una nuova era (anno nuovo). E’ un momento delicato, celebrato da sempre come un momento legato al passaggio tra luce e ombra, tra regno dei vivi e regno dei morti; una notte per onorare e ricordare il legame tra Terra e Cielo, tra passato e presente. Astronomicamente è identificata dalla levata eliaca di Antares ed è caratterizzata, a mezzanotte, dal passaggio a Sud delle Pleiadi.

Oggi questa festa è diventata "famosa" con il nome di Halloween, ma sapete cosa lega la tradizione della zucca a questa festa?

La zucca intagliata nasce da una leggenda popolare abbastanza recente che parla dell'incontro tra un uomo e il diavolo. Un uomo di nome Jack, che riuscì ad ingannare il diavolo la notte di Ognissanti, per fare in modo che non potesse più tentare la sua anima; ma il suo stratagemma gli costò caro, perchè quando l'uomo morì non potè entrare nè in Paradiso nè all'Inferno, e fu costretto così a vagare per l'eternità nel nulla. Il diavolo gli diede un tizzone ardente per illuminare il suo cammino delle tenebre e si dice che Jack intagliò un cavolo rapa per infilarci dentro il tizzone. E' da qui che nasce la tradizione della zucca intagliata con dentro un lumino. Come siamo passati dal cavolo alla zucca? E' un salto culturale: la leggenda originale nacque in Irlanda, luogo in cui non è presente la zucca, fu solo nei primi decenni del 1800 che la cavolo fu sostituito con la zucca dagli emigrati irlandesi sbarcati in America (luogo in cui era più facile trovare zucche che rapa). Nasce così la tradizione di Jack-o-lantern legata alla zucca.

Ricorrenze

Nel mese di ottobre si festeggia San Francesco d'Assisi (4 ottobre) patrono d'Italia e protettore di commercianti, mercanti ed ecologisti. Nato da una famiglia benestante di Assisi, si dedicò per anni all'attività familiare di commercianti. Furono l'esperienza della guerra contro Perugia e la detenzione in carcere a farlo ravvedere sul suo stile di vita, probabilmente anche in seguito alla salute che venne meno. Iniziò a donare i beni di famiglia ai poveri e invocò un giudizio del vescovo della città, di fronte al quale si spogliò e riconobbe Dio come unico padre. Da quel momento si dedicò alla vita di eremita, restaurò diverse chiese ormai in rovina e intraprese la via dell'evangelizzazione dovo che un crocifisso gli parlò. Nel 1209 Papa Innocenzo III riconobbe il suo ordine, Ordo fratum minorum, e da lì in poi nacquero i primi conventi. Nel 1224 sul monte della Verna Francesco ricevette le stimmate su mani e piedi, come le ferite ricevute da Gesù sulla croce, oltre ad una ferita sul costato. Morì nella notte tra il 3 e il 4 ottebre, nella chiesa a lui cara della Porziuncola.

Grazie a Elilu Agricultura Familiare che con il suo Almanacco Rurale (di cui non possiamo più fare a meno da anni) ci regala sempre tanta saggezza popolare, tradizioni e cultura rurale; un concentrato di saperi antichi che oggi sembrano appartenere ad un mondo lontano, ma che sono parte di noi e del nostro vivere e per questo vanno custoditi con cura e tramandati con ogni mezzo.

Autore: Giorgia Ricotti

Foto e testo © Wild Trek – Avventure in cammino