Immagine di copertina della pagina

Settembre ficaio

E' il più bel mese dell'anno. Anche dopo qualche pioggia o turbamento di venti, il tempo torna presto al sereno. Il caldo è moderato, le mattine sono fresche, le aurore sono chiarissime. Verso l'equinozio le nebbie mattutine diventano poco a poco sempre più frequenti. Con la luna di questo mese il tempo cambia ed inizia l'autunno.

CONSIGLI: tempo di funghi, lascia stare i troppo giovani e quelli che non conosci, raccoglili con cesti di vimini o di castagno.

MASSIMA DEL MESE: “Non dir gatto (o quattro, a seconda della zona) fin che non l'hai nel sacco ".

PROVERBI DEL MESE: Calzoni di tela e meloni, a settembre non son più buoni – Chi lavora a settembre, fa bel solco e poco rende – Settembre porta via i ponti e secca le fonti – Settembre inclemente, poco vino o niente – Di settembre, la notte al dì contende.

Fiore del mese

Con un tuffo nel mio passato di bambina di campagna, vi racconto qualche curiosità sulle ortensie, che fioriscono da maggio fino all'autunno, e hanno accompagnato le mie estati per tantissimi anni. Tornata di moda solo in tempi recenti, è in realtà una pianta molto antica che proviene da Asia e Americhe. Porta con sè anche una leggenda: si dice che l’imperatore del Giappone regalò questo fiore alla famiglia della sua amata in segno di scuse per averla trascurata a causa della vita di corte. Sarebbe questo il motivo che ha trasformato l'ortensia nel simbolo di emozioni autentiche quali riconoscenza, perdono e affetto sincero. Tra le curiosità legate a questa "sfera di petali" dai colori che variano dal rosa al turchese, c'è la credenza secondo cui la sua presenza in casa fomenti discussioni nella coppia, anche se l'ortensia rosa è il simbolo del vero amore per molti popoli ed è il fiore del 4° anniversario di nozze. Ne esistono 75 specie e circa 600 varietà, i loro fiori sono moderatamente velenosi, è una pianta che necessità di tantissima acqua e la colorazione sgargiante dei loro petali dipende in gran parte dalla presenza di ioni di alluminio nel terreno di coltivazione. Usato come nome di persona, il suo nome deriva dal latino Hortensia e significa “coltivatrice di giardini“. Ha abbracciato sia storia che arte, dai personaggi immaginari come la baronessa de La Locandiera di Goldoni, alle figure in carne ed ossa come la first lady cilena Hortensia Bussi o la figliastra di Napoleone (Ortensia di Beauharnais).

Rimedi naturali

Il cambio di temperatura e, in generale, di clima può portare ai primi malanni della stagione autunnale. L'otite è un'infezione dell'orecchio esterno o medio e, oltre ad essere pericolosa, è anche parecchio fastidiosa. Tra i rimedi naturali della nonna per alleviare il dolore e ridurre l'infezione c'è la sostanza più "amata" di tutte: il buon vecchio aglio. Mettete qualche goccia d'aglio spremuto nell'orecchio infetto, agirà come disinfettante naturale. Se l'otite deriva da depositi d'acqua nella tromba di Eustachio, potete provare ad asciugarla utilizzando una fonte di calore (a debita distanza dalla testa!). Se invece avete prurito e dolore, potete far cadere nell'orecchio 2-3 gocce di olio d'oliva tiepido o dell'estratto di lobelia che poi sciacquerete.

Ruota dell'Anno Celtico

La Ruota dell’Anno Celtico è un’antichissima forma di calendario, di origine pagana e in uso tra le popolazioni celtiche, così chiamata perché segna il ciclo delle stagioni durante l’anno e scandisce ritmi, energie, ricorrenze e rituali tramandati di generazione in generazione dai tempi più antichi. Gli 8 Sabbat dell’anno – 4 legati a solstizi ed equinozi, più 4 intermedi tra solstizio ed equinozio – erano i cosiddetti “momenti di passaggio” e per questo considerati sacri e celebrati. La Ruota, nell’arco dell’anno, ripercorre non solo le stagioni ma anche il viaggio della vita e il ciclo del chicco di grano: nascita – crescita – invecchiamento – morte (per poi rinascere nuovamente). Questi giorni speciali permettevano all’uomo di entrare in contatto con le forze cosmiche, particolarmente potenti in queste ricorrenze, per creare un vero e proprio scambio tra uomo e universo.

Il mese di settembre si chiude con uno dei 4 appuntamenti cardine: l'Equinozio d'Autunno o festa celtica di Mabon (21-23 a seconda dell'anno). Ultimo appuntamento dell'anno, è la seconda delle tre feste del raccolto ed è una celebrazione di ringraziamento e condivisione, all’insegna dell’equilibrio tra luce e ombra che caratterizza questo giorno. Le piante simbolo di questa festa sono la rosa e la salvia.

Giorni speciali

Questo mese troviamo il terzo "blocco" dei giorni di tempora, che quest'anno cadono a cavallo dell'equinozio, 21-23-24. Sono in tutto quattro blocchi da tre giorni ciascuno, annunciano le stagioni, regolano le feste contadine, guidano i raccolti e segnano un tempo di digiuno, penitenza e ringraziamento. I loro giorni cadono sempre di mercoledì, venerdì e sabato: nella settimana dopo le Ceneri, in quella dopo Pentecoste, in quella dopo la festa della s. Croce e dopo la terza domenica di Avvento. Il tempo atmosferico dei tre giorni di ciascuna tempora predice il tempo atmosferico della stagione in arrivo, cioè uno per ogni mese, per questo nel calendario contadino le tempora dettano il tempo di lavori e raccolti. In questo caso il 21 ci dirà come sarà ottobre, il 23 come sarà novembre e il 24 come sarà dicembre.

Ricorrenze

Nella Chiesa cattolica la ricorrenza principale nel mese di settembre è la festa della natività della Vergine Maria (8 settembre) che viene celebrata in molte località d'Italia con riti e tradizioni anche molto diversi tra loro. Come per le ricorrenze pagane della Ruota dell'Anno Celtico, anche questa festa popolare "nasconde" origini ancora più antiche e non legate al cristianesimo; è una festa di origine orientale e rappresentava la fine dell'estate e dei raccolti. Tra le curiosità moderne legate a questa data c'è la dedica del Duomo di Milano a Maria Nascente.

Il secondo protagonista del mese di settembre è S. Gennaro (19 settembre), patrono di Napoli e protettore dei donatori di sangue e degli orfani. Nato a Napoli dalla pagana 'gens Januaria' (cioè devota a Giano) si convertì diventando vescovo di Benevento. Fu arrestato dal governatore di allora Dracozio, ardente nemico dei Cristiani, nei pressi di Pozzuoli durante un viaggio e condannato ad essere sbranato dalle bestie insieme a tutti i suoi adepti. Il popolo iniziò a manifestare dissenso verso questa sentenza e così il governatore decise di anticipare la loro morte passando direttamente all'impiccagione presso le solfatare.

Grazie a Elilu Agricultura Familiare che con il suo Almanacco Rurale (di cui non possiamo più fare a meno da anni) ci regala sempre tanta saggezza popolare, tradizioni e cultura rurale; un concentrato di saperi antichi che oggi sembrano appartenere ad un mondo lontano, ma che sono parte di noi e del nostro vivere e per questo vanno custoditi con cura e tramandati con ogni mezzo.

Autore: Giorgia Ricotti

Foto e testo © Wild Trek – Avventure in cammino