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Wild Teen: Siamo tutti fuori!

Vorresti imparare a muoverti nei boschi e conoscere nuovi amici, riuscendo ad orientarti con e senza bussola, ad usare le tecniche bushcraft e di primo soccorso, percorrere il tuo primo cammino e trasformare questa esperienza condivisa in un piccolo documentario? Vieni con noi e diventa un vero esperto di escursionismo!

Il progetto

Un percorso teorico-pratico per un totale di 5 appuntamenti - 2 più teorici “in aula”, anzi in fattoria, e 3 pratici facendo trekking nei boschi – più 2 attività gratuite – una con una Guida Escursionistica Ambientale e l’altra con un Esperto di Bushcraft – per provare cosa significa lavorare in natura e prendere ispirazione per la progettazione del cammino. Ah sì, dimenticavo: il percorso si chiuderà con un trekking di più giorni – la Via del Sale, cammino che dalla Pianura Padana raggiunge il Mar Ligure attraversando l’Appennino – da percorrere in semi-autonomia, zaino in spalla, insieme ai tuoi compagni di avventura! Imparerete cartografia, orientamento, progettazione di itinerari, riconoscimento di piante e segni di vita selvatica, meteorologia, tecniche bushcraft e sicurezza in natura per scegliere al meglio la vostra strada verso il mare (e non solo).

Al momento dell’iscrizione riceverai il Wild Starter Kit che contiene il MEC - Manuale dell’Escursionista Consapevole, il bracciale bushcraft, l’adesivo Wild Trek e le credenziali del pellegrino per il cammino “Via del Sale”.

Il progetto Wild Teen: Siamo tutti fuori! fa parte di un progetto più ampio, in collaborazione con SoulFarm Elilu – Azienda Agricola, Fattoria Didattica e Sociale – nato con l’obiettivo di offrire esperienze in natura a 360° dal bosco, alla campagna, passando dal verde urbano. Per gli avventurieri più piccoli - dai 7 ai 9 anni - c'è la sezione Wild Kids: Esploratori della natura!

7 APPUNTAMENTI + 1 CAMMINO

27 GENNAIO 2024 – Giornata didattica “in aula” con merenda a km0 – Orario: 14:30 -17:30

24 FEBBRAIO 2024 – Giornata didattica “in aula” con merenda a km0 – Orario: 14:30 -17:30

16 MARZO 2024 – Trekking didattico in Appennino (tra Oltrepò Pavese e Colli Tortonesi) con apericena wild – Orario: 14:00-18:00

13 APRILE 2024 – Trekking didattico in Appennino (tra Oltrepò Pavese e Colli Tortonesi) con apericena wild – Orario: 14:00-18:00

11 MAGGIO 2024 – Trekking didattico in Appennino (tra Oltrepò Pavese e Colli Tortonesi) con apericena wild – Orario: 14:00-18:00

[Le date potranno subire variazioni in base alle eventuali esigenze dei partecipanti]

+ 1 trekking gratuito con una Guida Escursionistica Ambientale da scegliere nel calendario Wild Trek

+ 1 esperienza gratuita con un Esperto di Bushcraft da scegliere nel calendario Wild Trek

23-26 MAGGIO 2024 – Via del Sale con Guida Escursionistica Ambientale

Le 5 giornate teorico-pratiche hanno un costo totale di 120 € (2 giornate didattiche + 3 trekking didattici) e comprendono le attività con Guida Escursionistica Ambientale ed Esperto di Bushcraft, Assicurazione e merenda/apericena a Km0 ad ogni uscita. Il costo della Via del Sale verrà calcolato a parte in base al numero di partecipanti (minimo 5 – massimo 10 ragazzi), la disponibilità delle strutture lungo il percorso e i costi di Agenzia per la copertura tecnica obbligatoria per legge.

Scopri i dettagli nel calendario o clicca sui link di ogni evento per saperne di più!

IL PROGETTO E' DEDICATO A RAGAZZI E RAGAZZE TRA GLI 11 E I 14 ANNI.

Libretto d'istruzioni per genitori coraggiosi

Potremmo raccontarvi semplicemente che l’escursionismo giovanile è un'opportunità straordinaria per i ragazzi di connettersi con la natura, sviluppare abilità pratiche come l’orientamento e acquisire una comprensione più profonda della biodiversità e dei cambiamenti climatici. Ma non lo faremo, anche se è tutto vero ed è parte integrante di questo meraviglioso progetto. Noi vogliamo raccontarvi di come tornare in natura può cambiare (e a volte salvare) il mondo. Un mondo che è fatto di bambini e adolescenti sempre più incapaci di “stare al mondo”, come si diceva una volta, perché ipnotizzati dalla realtà virtuale e costantemente sotto pressione per qualcosa di irraggiungibile e quanto mai reale: perfezione assoluta e felicità 365 giorni l’anno. È nella ricerca spasmodica di questa presunta perfezione che si stanno perdendo funzioni importanti per l’apprendimento, per la socialità, per la salute e per la consapevolezza di un futuro incerto e sempre più minacciato dal punto di vista ambientale.

Potremmo dirvi semplicemente che stare in natura fa bene alla salute: fisica, perché sviluppa resistenza, migliora il sistema cardiovascolare e aiuta il metabolismo, e mentale, perché la natura riduce lo stress e aumentare la concentrazione. Ma non lo faremo, anche se sappiamo bene quali sono gli innumerevoli regali del bosco, anche solo restando ad ascoltare. Noi vogliamo raccontarvi di quanto la natura e il camminare possano agire sulle capacità di relazione, attraverso il lavoro di squadra, su quelle di comunicare o di gestione delle emozioni, affrontando sfide insieme, progettando, condividendo. Senza parlare di aspetti come l’autostima o l’autonomia, all’interno di un percorso di crescita come individuo e come individuo nel mondo.

Un’introduzione severa forse, ma doverosa, perché viene dall’esperienza quotidiana di chi lavora con bambini e adolescenti (in natura e in fattoria) e sente di dover dare voce ad un mondo sommerso in cui vivono tanti ragazzi e ragazze di oggi. Nasce così Wild Teen: Siamo tutti fuori! Perché in un mondo in cui la natura è sempre più “un servizio” come piscina o palestra, o un luogo di cui aver timore, vogliamo che i ragazzi imparino a viverla con consapevolezza e stupore, trovando strategie e sinergie per camminare insieme non solo tra i boschi.

Natura ed emozioni: una connessione vincente

Ormai tutti sappiamo che negli ultimi anni, l'ascesa di social media e dispositivi digitali, ha portato sempre più adolescenti a trascorrere la maggior parte del tempo in un mondo virtuale, distanziandoli dalla realtà e minando la loro capacità di relazione. La pandemia non ha fatto altro che far esplodere la loro fragilità emotiva latente e questa crescente dipendenza da smartphone, tablet e social media che sta avendo un impatto significativo sulle loro vite. Come un gioco di parole da brivido, la principale conseguenza di tutto ciò è una perdita di connessione: con la realtà fisica, che porta non solo all’isolamento ma anche ad una mancanza di consapevolezza degli altri e dell'ambiente che li circonda. L’assenza di sfumature emotive e le competenze sociali non più necessarie per le interazioni, portano ad un’incapacità di interpretazione e gestione delle proprie emozioni. La pressione psicologica di mantenere una presenza online perfetta, può portare ad ansia e depressione, e fa sentire costantemente inadeguati o alla ricerca del cosiddetto “effetto wow!”.

Le relazioni personali concrete, il contatto con la natura e le esperienze pratiche diventano fondamentali sia per uno sviluppo sano che per un apprendimento cognitivo e sociale equilibrato. L'apprendimento pratico stimola l'apprezzamento per il processo, non più solo del risultato. Con la tecnologia, spesso cerchiamo soluzioni istantanee e risultati rapidi, quando si affronta un progetto pratico, si sperimenta che il successo richiede tempo, sforzo e perseveranza. Questa lezione può essere estremamente preziosa per lo sviluppo della pazienza, dell'autocontrollo e della tolleranza alla frustrazione e all'incertezza. Le attività manuali e la sperimentazione offrono un'occasione unica per l'autoespressione e la creatività. Imparare a leggere le mappe, utilizzare una bussola e orientarsi rende i ragazzi non solo meno dipendenti dai dispositivi digitali, ma anche più autosufficienti e più sicuri, riducendo anche il rischio di perdersi in situazioni di emergenza (e non solo). E in generale le “pratiche analogiche” richiedono di osservare l'ambiente circostante per trovare strategie e soluzioni, favorendo sia una comprensione tangibile di concetti imparati sui libri, che una connessione più profonda con la natura e una maggiore consapevolezza. Lontani dalle distrazioni digitali, si ha l’opportunità di sperimentare relazioni autentiche di cui fare tesoro in futuro. Questo legame tra l'ambiente naturale e la sfera emotiva umana può avere un impatto profondo sulla salute mentale e sul benessere psicologico. La natura offre una pausa dalla frenesia della vita moderna (di cui anche i nostri ragazzi purtroppo sono vittime), insegna a sentire il proprio corpo, a rispettarne i tempi e a cambiare ritmo se necessario. Solo la nostra presenza in un bosco riduce significativamente lo stress e l'ansia, aiutandoci a gestire meglio le nostre emozioni, basta semplicemente respirare. Il suono del vento tra gli alberi, il profumo dei fiori selvatici o la vista di paesaggi mozzafiato, stimolano i sensi e suscita emozioni positive capaci di migliorare il nostro umore (anche una volta che non siamo più in natura). Conoscere la natura ci insegna preziose lezioni sulla resilienza e sull'adattamento; osservando i cicli naturali impariamo che il cambiamento è inevitabile, ma anche che la natura trova modi per prosperare nonostante le avversità; prospettiva che può dare ispirazione (e capacità) per affrontare le sfide della vita con più flessibilità.

La tecnologia non è un nemico, ma lo diventa nel momento in cui spegniamo il cervello per farne uso. Impareranno ad utilizzare in modo consapevole gli strumenti digitali che avranno a disposizione e sperimenteranno quanto questi sono fallibili, inesatti, effimeri e generalmente inutili nel momento del bisogno.

L’escursionismo è un’educazione continua, anche verso i cambiamenti climatici, che stanno influenzando gli ecosistemi e le specie in modo sempre più frequente, estremo e tangibile. La speranza è che questa consapevolezza diventi uno strumento per crescere adulti capaci e attivi nella lotta alla sostenibilità di cui tanto parliamo (e per cui poco facciamo). Perché noi grandi di oggi stiamo dimenticando che il nostro mondo lo stiamo prendendo in prestito dai nostri figli, ciò significa che dovranno sistemare le cazzate che abbiamo fatto e non sarà semplice, il minimo che possiamo fare è insegnargli che la natura non è un nemico ma una soluzione verso cui guardare.

Perché fare un cammino?

Fare un trekking di più giorni è un'esperienza straordinaria che va ben oltre la semplice attività fisica. Coinvolge profondamente l'aspetto emotivo, offrendo una serie di stimoli significativi per la mente e il corpo. La pianificazione e il completamento di un percorso di questo tipo possono avere un impatto notevole sulla crescita personale. La pianificazione di un cammino richiede la definizione di obiettivi, la gestione delle risorse e la risoluzione dei problemi. Quando un individuo progetta e porta a termine con successo un percorso di questo tipo, la sensazione di realizzazione personale e la fiducia in sé stessi aumentano notevolmente. La consapevolezza che si è in grado di affrontare le sfide e superarle rafforza inevitabilmente l'autostima. Durante un cammino, ci si trova spesso ad affrontare situazioni inaspettate o difficoltà impreviste; queste sfide mettono alla prova la pazienza, la tolleranza e la resilienza emotiva. Affrontare tali ostacoli in un ambiente naturale e lontano dalle comodità della vita quotidiana offre l'opportunità di crescere in ogni ambito. I ragazzi imparano a prendere decisioni in autonomia, a essere responsabili delle proprie azioni e a sviluppare un senso di indipendenza, tutte abilità cruciali per l'età adulta. Le sfide diventano opportunità di apprendimento e il farlo insieme ad altri coetanei è il primo passo per diventare grandi. Un cammino è un'esperienza che può cambiare la vita ad un adulto, immaginatevi cosa può fare per uno dei vostri figli.

Il team

Siamo fortunati. Lungo il nostro cammino abbiamo incontrato persone che, oltre a condividere la nostra filosofia, hanno un'altra passione: la voglia di lavorare in modo professionale, consapevoli che non si nasce "imparati" e soprattutto non si finisce mai di crescere e scoprire. Nasce da qui la collaborazione pluriennale con Giorgia, Massimo ed Elisa, tre persone dalle professionalità più varie e dalla capacità innata di trasmettere la loro passione a chiunque le incontri.

Giorgia ha lavorato per più di 10 anni in una Neuropsichiatria Infantile come Neuropsicomotricista e il tempo libero lo trascorreva nei boschi o in giro per il mondo; oggi la sua anima nomane ha finalmente trovato casa, fa la Guida Escursionistica Ambientale e l'Educatrice Ambientale nella Fattoria Didattica e Sociale di Elisa a tempo pieno, senza però "rinnegare il passato" perchè continua lavorare per progetti di accessibilità e attività per bambini e ragazzi diversamente abili in natura o in campagna. E ovviamente organizza trekking, viaggi a piedi, cammini ed esperienze in natura per aziende.

Massimo viene dal mondo dell'outdoor: climber, alpinista, viaggiatore zaino in spalla. Nel tempo ha sviluppato la curiosità per le tecniche primitive - accendere un fuoco, costruire un riparo, potabilizzare l'acqua, ecc. - tenendoci a precisare che non insegna sopravvivenza, ma un insieme di tecniche per vivere la natura in modo consapevole togliendo di volta in volta qualche comodità non necessaria. Oggi si occupa di Bushcraft, organizzando weekend nei boschi per grandi e piccoli, e si dedica all'artigianato.

Elisa è una mentre creativa a 360° che non può essere racchiusa in un banale 'Gestisce una Fattoria': fa l'agricoltore a tempo pieno e nel frattempo gestisce anche una bottega, l'agriturismo della sua azienda agricola, il planetario (che è nella sua fattoria!), fa didattica, un sacco di attività in fattoria per grandi e piccoli ed è sempre attiva in progetti sociali.

PARTNER DEL PROGETTO

Wild Trek - Avventure in cammino - Giorgiaebasta - SoulFarm Elilu - Agriturismo Mangià ad Campagna - Planetario di Castelnuovo Scrivia

Foto e testo © Wild Trek – Avventure in cammino