Lichene crostoso verde chiaro su corteccia

Il magico mondo del micro – I licheni, alleanze di luce e resistenza

Camminando per i boschi o anche in città vi sarà capitato sicuramente di imbattervi in strane creature dalle forme curiose e dai colori spesso brillanti: alcuni sembrano muffe sui muretti (ma non lo sono), altri sono verdi (ma non sono piante) e spesso vengono confusi con i muschi.

Ma quindi cosa sono? Sono creature incredibili, affascinanti e resilienti: i licheni. Scopriamoli insieme!

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Il mondo nascosto dei licheni

I licheni non sono né piante né funghi, ma simbionti, cioè organismi nati dall’unione tra un fungo (micobionte) e un’alga o un cianobatterio (fotobionte).
Il fungo costruisce la struttura, trattiene acqua e sali minerali dal suolo o dall’umidità atmosferica; l’alga, invece, produce zuccheri grazie alla fotosintesi clorofilliana.

La loro alleanza è antichissima e vantaggiosa per entrambi, per questo non si parla di parassitismo.
L’alga, infatti, sarebbe in grado di vivere da sola, ma la simbiosi le garantisce un ambiente più stabile e protetto, mentre il fungo (che non è in grado di fare la fotosintesi) riceve in cambio energia sotto forma di zuccheri. È un patto di reciproco vantaggio, che ha permesso ai licheni di colonizzare anche i luoghi più inospitali del pianeta, vincendo il titolo di pionieri.

Nel mondo dei licheni, la sopravvivenza non è una sfida individuale, ma una collaborazione millenaria.

Lichene fruticoso bianco su ramo

Come funziona un lichene

Il corpo del lichene, chiamato tallo, è un piccolo laboratorio di cooperazione.
Nelle forme più complesse, presenta una struttura stratificata con corteccia, strato algale, midollo (medulla) e rizine, sottili filamenti che ancorano il lichene al substrato (roccia, corteccia o terreno).

A seconda della forma, i licheni possono essere:

  • crostosi, aderenti alla superficie come una pellicola colorata;
  • fogliosi, con lembi increspati simili a piccole foglie;
  • fruticosi, ramificati e tridimensionali come minuscoli cespugli.

Una delle curiosità su questi organismi, è la loro riproduzione. I licheni si riproducono in due modi - riproduzione vegetativa o sessuale - ma la cosa più incredibile è che la differenza è una questione di scelte: se per il lichene è più conveniente frammentare piccoli pezzi di tallo che contengono già fungo+alga (quindi pronti a dare vita a un nuovo individuo) utilizzerà la riproduzione vegetativa, se invece decide che il compito spetta al fungo (che forma minuscoli organi riproduttivi da cui si liberano spore che dovranno trovare un nuovo fotobionte con cui fare una nuova simbiosi) sceglierà la riproduzione sessuale.

La vera forza dei licheni sta nella loro capacità di moltiplicare la collaborazione, non solo la materia.

Lichene foglioso giallo e verde su ramo

Dove vivono e perché

I licheni sono tra gli organismi più resistenti del pianeta.
Vivono dove la vita sembra impossibile: sui ghiacciai, nelle tundre, sui tetti assolati o nelle fessure delle rocce.
Sono pionieri ecologici, primi colonizzatori di superfici nude. Le loro secrezioni chimiche disgregano lentamente la roccia, creando terreno fertile per muschi e piante.

Ogni superficie racconta la sua storia lichenica: sulle cortecce lisce vivono specie diverse rispetto a quelle delle rocce calcaree, e ogni variazione di umidità, luce e inquinamento crea un mosaico unico.

Dove non cresce nulla, crescono i licheni: sono l’inizio di tutto.

Licheni crostosi colorati su roccia

I guardiani dell’aria

Tra le loro doti straordinarie, una li rende protagonisti anche della ricerca scientifica: i licheni sono bioindicatori della qualità dell’aria.
Assorbono tutto ciò che li circonda – acqua, minerali e sostanze inquinanti – attraverso la superficie. Non potendo “scegliere” cosa respirare, diventano specchio fedele dell’atmosfera che li avvolge.

Dove l’aria è pulita, il bosco si colora di tante specie diverse; dove invece l’aria è povera o inquinata, i licheni scompaiono. Sono veri e propri sensori viventi per monitorare ossidi di zolfo, metalli pesanti e ozono.

Osservare un lichene è come leggere il respiro del bosco.

Lichene genere Cladonia su corteccia

Colori, sapori e usi nascosti

Questi organismi non sono solo bioindicatori, ma anche elementi culturali dell’uomo.
Fin dall’antichità i licheni sono stati usati per tingere tessuti, produrre profumi, medicine e persino alimenti in situazioni di carestia.

Alcune specie contengono pigmenti pregiati, come l'orceina, usata per ottenere tinte rosse e viola nei tessuti e nei laboratori di chimica naturale.
In altre culture nordiche, i licheni (Lichene islandico o Cetraria islandica) erano impiegati per sciroppi e infusi balsamici, mentre altre varietà servivano per aromatizzare bevande o formaggi.

Lichene foglioso giallo vivo

Ora che hai scoperto la vita segreta dei funghi, prosegui alla scoperta del Magico mondo del micro con questi articoli:

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Fonti: "Felci, muschi e licheni d'Europa. Ediz. illustrata" di Hans M. Jahns e A. K. Masselink - “Il sapore e il colore dei licheni” di Paolo Modenesi

Autore: Giorgia Ricotti

Foto e testo © Wild Trek – Avventure in cammino