
Salamandre e tritoni: i piccoli draghi d'Appennino
Quando le prime piogge autunnali bagnano il bosco e i ruscelli riprendono voce, tornano a farsi vedere gli abitanti più discreti dell’Appennino: salamandre e tritoni. Non saltano come rane, non gracidano, non scappano, ma appartengono alla stessa classe; si muovono piano, lucidi d’acqua e di mistero, conosciuti per la loro "doppia vita". Sono i piccoli draghi d’acqua dei nostri monti, antichi e fragili come la roccia su cui camminiamo.
Ma che differenza c'è tra salamandra e tritone? Come facciamo a distinguerli? Scopriamolo insieme.
Chi sono
Salamandre e tritoni fanno parte degli anfibi con la coda, gli Urodeli.
Vivono a metà tra acqua e terra, respirano attraverso una combinazione di respirazione polmonare (come la nostra, ma con polmoni rudimentali) e cutanea (cioè scambiano ossigeno attraverso la pelle umida), in più nel caso delle specie acquatiche sono dotati anche di branchie esterne.
Nell’Appennino delle Quattro Province vivono diverse specie, tra cui:
- la Salamandra pezzata (Salamandra salamandra gigliolii) nera con macchie gialle o arancioni, simbolo dei boschi umidi e delle sorgenti limpide.
- la Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata) minuscola e unica al mondo, con un disegno chiaro a forma di occhiali sul capo e un ventre rosso vivo.
- il Tritone crestato italiano (Triturus carnifex) con la cresta seghettata del maschio in amore.
- il Tritone punteggiato meridionale (Lissotriton vulgaris meridionalis) snello e con una sottile linea blu sui fianchi.
- il Tritone alpestre apuano (Ichthyosaura alpestris apuana) dal ventre rosso e il dorso bluastro, abitante delle pozze d’altura.
[Immagine sotto: Salamandra pezzata tra i boschi della Val Boreca]
Come distinguerli
A prima vista possono sembrare simili — piccoli, lucidi e silenziosi — ma salamandre e tritoni hanno abitudini e aspetto molto diversi.
Le salamandre sono animali terrestri: si muovono lentamente sul terreno umido, soprattutto dopo la pioggia. Il corpo è tozzo, la pelle lucida e scura, segnata da macchie o strisce giallo-arancio che servono ad avvertire i predatori della loro tossicità. La coda è tonda e carnosa, e si spostano camminando, non nuotando. Se le incontri, di solito stanno attraversando il sentiero o riparate sotto un tronco bagnato, magari nelle ore serali o notturne.
I tritoni, invece, sono più snelli e acquatici. Hanno una pelle meno lucida, talvolta leggermente rugosa, con colorazioni più sobrie sul dorso — bruno, verdastro o grigio — e un ventre arancione vivo. La coda è appiattita lateralmente, una vera pinna che usano per muoversi nell’acqua con grazia e agilità. Durante la primavera, i maschi indossano un vero “abito da parata”: sviluppano una cresta dorsale ondulata o una sottile linea azzurra lungo i fianchi, per corteggiare le femmine nelle pozze e nei piccoli stagni di montagna.
[Immagine sotto: Tritone crestato in una pozza d'acqua nei pressi del Monte Capra]
Come vivono
Salamandre e tritoni conducono una vita discreta, fatta di lentezza e di ombra.
Amano l’umidità, il sottobosco, i ruscelli e le pozze tranquille dove l’acqua non manca mai.
Le salamandre si muovono soprattutto di notte o dopo la pioggia, camminando lentamente tra foglie e radici. Hanno un comportamento solitario e trascorrono gran parte della giornata nascoste sotto tronchi o pietre, in attesa dell’umidità giusta per uscire. Si nutrono di piccoli invertebrati – lombrichi, chiocciole, larve, millepiedi – che catturano con scatti rapidi della lingua.
I tritoni, più legati all’acqua, alternano una vita terrestre in autunno e inverno a una vita acquatica in primavera, quando tornano alle pozze per riprodursi. Si muovono con eleganza, nuotando o scivolando lentamente sul fondo, e si nutrono di larve d’insetti, girini e minuscoli crostacei.
La riproduzione è uno dei momenti più affascinanti del loro ciclo vitale.
Nei tritoni, il corteggiamento è una vera danza di corteggiamento: il maschio ondeggia la coda davanti alla femmina, creando correnti d’acqua per guidarla verso il suo spermatoforo, una piccola capsula di sperma che lei raccoglierà con la cloaca. Sono ovipari, le uova vengono deposte una a una tra le foglie sommerse, dove si schiudono dopo poche settimane. Le salamandre, invece, vivono la riproduzione in modo più riservato: la Salamandra pezzata è ovovivipara e partorisce larve già formate in acqua; la Salamandrina dagli occhiali è invece ovipara e depone piccoli gruppi di uova sotto le pietre, nei ruscelli limpidi.
Con l’arrivo del freddo, entrambi rallentano. Le salamandre entrano in un vero letargo invernale, rifugiandosi sotto terra o nelle cavità umide dove la temperatura resta mite. I tritoni, invece, cadono in quiescenza: uno stato di inattività meno profondo, in cui restano nascosti sotto pietre o sul fondo delle pozze, pronti a muoversi di nuovo al primo tepore.
Quando la pioggia torna a bagnare il bosco e le sorgenti si risvegliano, salamandre e tritoni riemergono: lenti, lucidi d’acqua, antichi. È il loro modo di annunciare che la vita, sotto le foglie, non si è mai davvero fermata.
Dove trovarli
Vivono dove il bosco respira e l’acqua scorre ancora pura. Li possiamo incontrare nei boschi umidi, lungo i ruscelli, negli impluvi e nelle piccole pozze temporanee.
Le zone più favorevoli dell’Appennino delle Quattro Province sono:
- Val Trebbia – Monte Capra, Monte S. Agostino, Lago di Averaldi, Coli e Monte Lesima.
- Val Boreca – sorgenti di Artana, Belnome e Bogli.
- Pietra Perduca e Pietra Parcellara – piccole cavità e abbeveratoi naturali.
- Val Brevenna e Parco dell’Antola – tra Bavastrelli, Torriglia e Brugneto.
Sono luoghi freschi, ombreggiati e silenziosi, dove l’acqua non manca mai e la vita si muove sottovoce.
Come comportarsi se li incontri
La pelle di salamandre e tritoni è molto delicata e permeabile come una spugna: assorbono acqua e ossigeno attraverso la cute, ma anche sostanze tossiche o batteri portati da noi. Qualsiasi residuo di crema, sudore, repellente o sapone sulle nostre mani può bruciare o intossicare la loro pelle. Inoltre, le salamandre (soprattutto Salamandra salamandra) secerne una sostanza irritante per difesa.
Per questo non vanno mai raccolti o manipolati!
Guardali, fotografali, ma non toccarli. Osservarli è un privilegio: dove ci sono loro c’è equilibrio tra acqua, aria e bosco. Salamandre e tritoni sono sentinelle dell’ambiente: vivono solo dove acqua, suolo e aria sono ancora puliti. Se scompaiono significa che il microclima sta cambiando, o che le pozze si stanno inquinando o prosciugando.
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Autore: Giorgia Ricotti
Foto e testo © Wild Trek – Avventure in cammino