Se non lo avete ancora fatto, prima di continuare leggete i capitoli precedenti – Cosa vuol dire fare trekking, Ten Essentials, Dislivello e difficoltà – per non perdere nulla delle tappe fondamentali per iniziare a fare trekking. Perfetto, adesso siete pronti per affrontare la parte relativa alla segnaletica.
La segnaletica lungo i sentieri è un elemento basilare per l'escursionista, nonchè fondamentale per frequentare in sicurezza la montagna e in generale la natura (quindi fate il piacere di leggerla e seguirla quando siete in giro! Le App non sono Dio e neanche voi..). Nonostante non esistono veri e propri standard europei o internazionali per la segnaletica, in Italia ci si basa sul sistema standardizzato CAI uguale (almeno in teoria) in ogni Regione, con piccole variazioni che però dovrebbero essere abbinate alla segnaletica riconosciuta. Vedremo che nella pratica non è così ovunque o su tutti gli itinerari, perché ad esempio in Liguria il metodo più utilizzano è ancora quello con simboli e colori. Un capitolo a parte sono poi i cammini e gli itinerari riconosciuti a lunga percorrenza, che in genere hanno anche (o solo) la simbologia identificativa dell’itinerario.
Quali sono i vari tipi di segnaletica?
Prima di passare alla segnaletica va precisato un altro termine: sentieristica, con cui “viene indicato l'insieme o la rete di sentieri pedonali di interesse per l'escursionismo che collegano alcuni punti geografici di un territorio circoscritto. Il termine comprende anche le indicazioni distribuite sul territorio sulle mete e i tempi di percorrenza sotto forma di tabelle direzionali o pannelli con la rappresentazione cartografica del territorio stesso.” Si parla di sentieristica anche per indicare tutti i percorsi destinati all'escursionismo all'interno di un parco o una riserva naturale.
Tornando alla segnaletica, possiamo suddividere tutto quello che incontreremo lungo i sentieri in 2 macrocategorie:
- Segnaletica principale: detta anche verticale, è generalmente costituita dalle tabelle poste all'inizio del sentiero e agli incroci più importanti e contiene informazioni sulle località (nome e quota del luogo di partenza o dei luoghi di destinazione), sui tempi di percorrenza e sul numero di sentiero, detto anche segnavia; possiamo trovare anche altre informazioni aggiuntive lungo i sentieri tematici, sul rispetto della flora e della fauna locale, per i sentieri attrezzati, per le vie ferrate, ecc. Il colore di sfondo delle tabelle è il bianco, il colore dei caratteri è il nero, il colore della punta e delle ali della coda è il rosso.
- Segnaletica secondaria: detta anche orizzontale o intermedia, è formata da segnavia a vernice di colore bianco-rosso o rosso-bianco-rosso, detto anche bandierina e che contiene il numero del sentiero. Sono posti all'inizio e lungo il sentiero, su sassi o piante, utilizzati per offrire continuità e conferma del percorso. Possiamo trovarla in varie forme: picchetti segnavia, cippi o pilastrini, ometti di pietre (senza alcun tipo di vernice).
Come si usa la segnaletica?
La segnaletica di cui abbiamo appena parlato la troverete sui sentieri inseriti nel Catasto CAI, cioè registrati secondo criteri precisi e manutenuti con regolarità. All’inizio di ognuno di questi itinerari dovreste troverete una palina - segnaletica verticale - indicante la/le destinazioni possibili percorrendo quel sentiero. Accanto alla destinazione generalmente è indicato il tempo di percorrenza* necessario per raggiungere la destinazione indicata (quindi tempo di solo andata, per il ritorno ce ne vorrà altrettanto). Se il cartello possiede anche una freccia rossa, indicherà la direzione da seguire. Durante il percorso che vi separa dalla vostra destinazione potrete incontrare sia segnaletica verticale (generalmente agli incroci) che orizzontale (generalmente lungo l’itinerario per ricordarvi che siete sulla strada giusta); è quindi necessario guardarsi in giro mentre si cammina. Non troverete indicati i metri di dislivello che vi separano dal punto di arrivo, ma ormai siete bravissimi a calcolarli, e troverete indicata la difficoltà dell’itinerario solo dall’EE – Escursionisti Esperti - in su, dando per scontato che se non è diversamente indicato la difficoltà è E.
Se siete atterrati qui senza aver letto gli articoli precedenti o vi serve un ripasso su dislivello e difficoltà, cliccate qui per approfondire.
*il tempo indicato è un valore medio calcolato secondo questi parametri: un escursionista mediamente allenato, può percorrere circa 350 m di dislivello in salita/h e circa 500 m di dislivello in discesa/h. Se il percorso è in piano e non presenta difficoltà il tempo di percorrenza fa riferimento ai chilometri percorsi: circa 3,5-4 km/h.
Catasto dei sentieri
Giusto per cultura personale, vi lascio qualche info su come si fa ad arrivare al numerino del sentiero che leggete sui cartelli o su una cartina. Esiste un Catasto dei Sentieri, in cui sono raccolti tutti gli itinerari CAI registrati suddivisi per Zona, Area, Settore, Numero e Gruppo Montuoso.
Esistono poi dei criteri per numerare i sentieri. La numerazione del sentiero sul terreno è formata da tre cifre: la prima coincide con il numero del Settore di appartenenza, le altre due rappresentano il numero che identifica il sentiero all'interno del Settore. Quando si inserisce un sentiero all’interno del Catasto devono comparire almeno queste informazioni: n° del sentiero, denominazione dell’itinerario, gruppo montuoso dove si sviluppa il sentiero, comuni interessati, riferimenti cartografici, località sul percorso e relative quote, tempi di percorrenza in entrambi i sensi di marcia, difficoltà in base alla classificazione CAI, eventuali punti d’appoggio sul percorso, presenza di sorgenti/fontane di acqua potabile sul percorso, caratteristiche e descrizione del percorso, delle eventuali peculiarità storiche, culturali, naturali, paesaggistiche, soggetto competente per manutenzione e una persona di riferimento. Va inoltre prevista una documentazione fotografica dei passaggi significativi e una carta topografica dell’intera rete di sentieri almeno in scala 1:25.000 e con una serie di informazioni al suo interno.
Autore: Giorgia Ricotti - Guida Escursionistica Ambientale
Foto e testo © Wild Trek – Avventure in cammino